Il doppio turno, il primo, terribile per coefficiente di difficoltà, dell’Olimpia si consuma venerdì (ore 20.45, diretta su Eurosport Player) al Mediolanum Forum dove arriva il Real Madrid reduce dal successo sul Khimki con una prova da 21 punti di Sergio Llull. Il Real Madrid aveva perso le prime due gare di questa EuroLeague, ma nel frattempo è imbattuto in campionato e ha vinto la Supercoppa spagnola. Per l’Olimpia è una sfida difficilissima, che estende le sue radici oltre 50 anni di storia, ma di recente ha riservato pochissime soddisfazioni. Il Real ha vinto gli ultimi 14 scontri diretti e nell’era EuroLeague ha perso a Milano solo una volta. Al tempo stesso, negli ultimi scontri diretti, in casa e fuori, l’Olimpia è sempre andata vicina al successo, costruendo vantaggi consistenti, anche in doppia cifra, senza riuscire però a chiudere i conti. E’ successo in ambedue le gare della passata stagione e nelle due di quella precedente.

L’OLIMPIA – Ad Atene, rientro dopo la gara in nottata, ha perso la prima partita della stagione soccombendo nella ripresa dopo un primo tempo di qualità in cui aveva tenuto l’Olympiacos a 36 punti e percentuali bassissime dall’arco. Nella ripresa la situazione è cambiata e l’Olimpia non è riuscita ad arginare il gioco dentro-fuori della squadra greca, nonostante la prova eccellente di Michael Roll che nel tiro da tre è 7/9 in questa EuroLeague. E’ una partita speciale per tantissimi motivi, soprattutto per Sergio Rodriguez che gioca contro la sua ex squadra (con la quale ha vinto l’EuroLeague del 2015 ed è stato MVP della stagione nel 2014) e contro molti dei suoi compagni di nazionale, Sergio Llull, Rudy Fernandez, Felipe Reyes, i giocatori della generazione “dorada”. Tra l’altro Llull si presenta a Milano a tre punti di distanza dai 3.000 in carriera, un traguardo che successivamente sarà avvicinabile dallo stesso Chacho, che dal canto suo al prossimo assist diventerà terzo di sempre nella speciale classifica.

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COACH ETTORE MESSINA – “Affrontiamo una delle grandi favorite per il titolo. Il Real Madrid è una squadra profonda e molto esperta. Noi dovremo recuperare la nostra attenzione ai dettagli e intensità difensiva per avere la possibilità di vincere questa partita. Purtroppo saremo ancora senza Kevin Punter e Vlado Micov. Succede da tre e quattro settimana rispettivamente, ma ad Atene per la prima volta abbiamo sofferto la loro assenza. In più ad Atene Kyle Hines si è procurato una distorsione alla caviglia e il suo impiego verrà deciso solo in prossimità della gara”.

SERGIO RODRIGUEZ – “Giochiamo contro una squadra molto forte ed esperta. Il Real Madrid ha perso le prime due partite di EuroLeague, ma ha battuto il Khimki, e questo lo rende pericoloso: a Milano sarà pronto a giocare e competere. Noi veniamo dalla prima sconfitta stagionale, è un motivo in più per avere una reazione forte. Per me personalmente ovviamente con il Real Madrid sarà sempre una partita speciale”.

GLI ARBITRIDamir Javor (Croazia), Robert Vyclicky (Rep. Ceka), Marcin Kowalski (Polonia).

IL REAL MADRID – Ha raggiunto le Final Four in sette degli ultimi nove anni ed era in posizione per centrarle anche la passata stagione. Si affida ad un nucleo di leggende che giocano assieme da tanti anni. Sergio Llull è alla 14° stagione di EuroLeague con il Real Madrid; Rudy Fernandez è alla 10°; Felipe Reyes, scuola Estudiantes come Rodriguez, sarebbe alla 16° ma non ha ancora giocato. A 40 anni è il giocatore più anziano della competizione. Jaycee Carroll, che ha cominciato la carriera europea a Teramo, è alla decima stagione ed è tiratore da 42.3% in carriera su quasi 1000 tentativi. Lo svedese di scuola americana (Vanderbilt), Jeffery Taylor è al sesto anno al Real Madrid; Trey Thompkins è alla sesta; Anthony Randolph, ex prima scelta NBA e Campione d’Europa con la Nazionale slovena, è alla quinta; il francese Fabien Causeur (10 stagioni in EuroLeague) è a Madrid da cinque anni; il 2.22 Edy Tavares è al quarto anno a Madrid. Poi c’è la colonia argentina capitanata da Facundo Campazzo, al quinto anno al Real con un ruolo crescente, e che poi conta su Gabriel Deck, 25 anni, al terzo anno al Real, e Nicolas Laprovittola. In estate sono arrivati Alberto Abalde da Valencia (57.1% da tre in queste prime gare) e Carlos Alocen da Badalona che non ha ancora compiuto 20 anni. Coach Pablo Laso, al decimo anno a Madrid, utilizza frequentemente in quintetto il 18 anni Usman Garuba, un atleta straordinario. Tutto questo per dire che nessuna squadra in Europa ha un serbatoio di esperienza individuale e d’assieme paragonabile a quello del Real Madrid.

LA REAL MADRID CONNECTIONSergio Rodriguez ha giocato nel Real Madrid sei stagioni, di rientro dalla NBA e prima di passare a Philadelphia. In queste sei stagioni ha vinto l’EuroLeague nel 2015, è stato MVP della competizione nel 2014, ha vinto tre volte il titolo spagnolo, quattro volte la Coppa del Re, tre volte la Supercoppa spagnola. Due volte ha vinto la classifica degli assist nel campionato spagnolo. Nel 2018/19, con il CSKA Mosca, ha battuto il Real Madrid in semifinale sulla strada del suo secondo titolo europeo. Ettore Messina ha allenato il Real Madrid per quasi due anni con un record di 23-13 in EuroLeague. Tra i suoi giocatori in quel periodo ha avuto Sergio Llull e Felipe Reyes, oltre a Sergio Rodriguez. Michael Roll è stato compagno di squadra di Fabien Causeur a Vitoria. Malcolm Delaney ha giocato con Antony Randolph a Kuban.

I PRECEDENTI VS. REAL MADRID – In competizioni europee Olimpia Milano e Real Madrid si sono incontrate 32 volte, con un bilancio di 23-9 per il Real Madrid che si è imposto negli ultimi 14 precedenti. Nel marzo scorso, finì 78-73 a Milano, a porte chiuse con 21 punti di Riccardo Moraschini. L’ultima vittoria dell’Olimpia risale alla stagione 2008/09: finì 70-61 con 23 punti di Marco Mordente che fece 5/6 da tre, 14 di Mason Rocca e 13 di David Hawkins. Real Madrid-Olimpia ha assegnato la Coppa dei Campioni nel 1967 a Madrid e la Coppa delle Coppe nel 1984 a Ostenda: in ambedue le circostanze ha vinto il Real. 16 volte questa gara si è giocata a Madrid e il bilancio è 15-1 per gli spagnoli. L’unica vittoria milanese a Madrid risale all’Uleb Cup 2003/04. Finì 62-61 (11 Lonnie Cooper e Claudio Coldebella; Antonis Fotsis ne fece 19 per il Real che poi perse la finale contro l’Hapoel Gerusalemme). L’Olimpia era guidata da Attilio Caja. 15 volte si è giocato a Milano (8-7 Olimpia). Una volta in campo neutro (Ostenda, appunto, 0-1). Il Real Madrid ha vinto la sua prima Coppa dei Campioni nel 1964 battendo in finale lo Spartak Brno dopo aver perso la finale in due anni consecutivi. In quegli anni vinse il titolo quattro volte in cinque anni, unica eccezione il 1966 quando ad affermarsi fu proprio l’Olimpia (che il Real aveva eliminato in semifinale proprio nel 1964). Il Real venne eliminato nell’equivalente dei quarti di finale dall’Olimpia: a Madrid Emiliano Rodriguez segnò 20 punti e il Real s’impose 71-66, ma nel retour-match del Palalido il Simmenthal giocò una partita prodigiosa, vinse 93-76 con 40 punti di Gabriele “Nane” Vianello e 27 di Bill Bradley. Così si qualificò per le Final Four dove sconfisse il CSKA Mosca e poi nella storica finale di Bologna dell’1 aprile 1966 lo Slavia Praga. La stagione successiva Real Madrid e Olimpia Milano si affrontarono di nuovo in finale, ma in gara unica a Madrid, il Real si riprese lo scettro 91-83 (29 Emiliano; Red Robbins segnò 32 punti in finale).

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