Nel secondo tempo, nonostante abbia perso un esterno come Kevin Punter, fino a lì decisivo anche nelle piccole cose (palle rubate, assist), l’Olimpia logora la resistenza di Reggio Emilia, la difesa domina la partita e rende efficace una partita in cui amministra bene la palla (Sergio Rodriguez ha nove assist e zero palle perse) e controlla i rimbalzi concedendone appena tre in tutta la gara all’avversario. Il rapporto assist-palle perse (sette in tutta la partita, ma due a partita finita) è la pietra angolare della prima vittoria in campionato, in cui Reggio Emilia riduce il divario nell’ultimo minuto rientrando da meno venti a meno 16. 87-71 il finale.

IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia non trova grande ritmo in attacco, per cui  il risultato resta in bilico e il secondo canestro di Leo Candi ristabilisce la parità dopo nove minuti in cui il vantaggio non è mai salito oltre i quattro punti. Reggio Emilia gioca un primo quarto molto aggressivo in difesa, una difesa che Milano attacca procurandosi 12 viaggi in lunetta con i quali compensa il 4/11 dal campo. LeDay giocando da centro, quando il playmaker è Moraschini, scrive i punti che chiudono il periodo sul 19-17 complice il buzzer-beater in entrata di Brandon Taylor.

La nota: una chiave del vantaggio Olimpia nel periodo iniziale è rappresentato dalle zero palle perse contro le quattro avversarie.

IL SECONDO QUARTO – Il buon momento di Brandon Taylor, il playmaker di Reggio Emilia, genera il sorpasso, poi due missili consecutivi di Josh Bostic allungano a più quattro. L’Olimpia, senza spendere timeout, risponde con una tripla di Michael Roll, una palla rubata da Brooks e un jump corto dello stesso Roll per il nuovo sorpasso sul 28-27. Ma con percentuali basse e il bonus consumato dopo quattro minuti, con sette tiri liberi praticamente consecutivi Kyzlink mantiene Reggio Emilia un passo avanti. Sul 35-32, l’Olimpia trova una tripla in transizione di Datome e un contropiede chiuso da Shields che la riporta al comando dopo otto minuti e mezzo. Dal timeout di Coach Martino, Reggio esce con una bomba di Taylor cui risponde Datome. Poi con sei secondi da giocare, dopo il timeout di Coach Messina, l’Olimpia mette in ritmo ancora Datome per il gioco da quattro che chiude il tempo sul 44-40.

La nota: l’Olimpia ha fatto solo 9/21 da due, ma 5/10 da tre nel primo tempo.

IL TERZO QUARTO – Alzando la pressione difensiva, Milano tiene Reggio Emilia a sette punti nei primi cinque minuti del periodo e gradualmente allunga a più otto con il primo canestro, da tre, di Rodriguez che fortifica un paio di guizzi di energia di Kyle Hines. Questo è il momento in cui esce di scena Kevin Punter per infortunio. Il margine tocca la doppia cifra su un jumper dalla media di Shields. Poi con uno spettacolare assist di Rodriguez per Hines, l’Olimpia finisce il periodo avanti 64-53.

La nota: quando è uscito Kevin Punter aveva tre palle rubate e quattro assist in 18 minuti. Il suo record carriera è di quattro palle recuperate e cinque assist.

IL QUARTO QUARTO – La difesa di Milano resta padrona della situazione nella prima parte del quarto periodo quando l’Olimpia piazza un nuovo 6-0 e fugge avanti di 17 sul 70-53. Negli ultimi cinque minuti, Milano amministra la partita. Il vantaggio tocca i venti punti a 2:21 dalla fine quando LeDay corregge un errore da sotto di Shields. Poi nel “garbage time” Reggio Emilia prova a ridurre lo scarto e chiude a meno 16, 87-71.

La nota: Zach LeDay, all’esordio nel campionato italiano, ha subito sei falli e convertito tutti gli 11 tiri liberi eseguiti.

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