Allenata da Attilio Caja, ex Olimpia ma soprattutto uno degli allenatori più esperti e continui della Serie A italiana, Reggio Emilia – pur giocando tutta la stagione lontana dalla propria città – ha raggiunto i playoff e la finale di Fiba Europe League. È riuscita a farlo perdendo nel momento cruciale della stagione tre giocatori per infortunio, ovvero Osvaldas Olisevicius (16.2 punti e 4.6 rimbalzi di media), il primo realizzatore di squadra, la guardia Leo Candi (9.0 punti a partita, il 45.7% da tre) e infine il centro Mouhamet Diouf (3.5 punti, 2.5 rimbalzi di media, il 65.0% da due). Lo status di tutti e tre questi giocatori è in dubbio per i playoff.

La squadra si è affidata nella volata conclusiva a tre giocatori di riferimento, Andrea Cinciarini, Arturs Strautins e Mikael Hopkins. Con Tyler Larson, arrivato nella seconda metà della stagione dopo aver giocato brevemente a Pesaro, e l’ala forte Justin Johnson costituiscono il quintetto che ha giocato le ultime gare per Coach Caja.

Andrea Cinciarini è stato inserito nel quintetto ideale della regular season. Ha stabilito il primo di tutti i tempi di assist in una stagione, 10.3 a partita più 11.2 punti. Questo è l’aspetto più evidente della sua stagione che però non deve mascherare i 4.3 rimbalzi a partita e il 33.6% da tre su 4.9 tentativi. Cinciarini ha finito quinto assoluto per valutazione e terzo nelle palle rubate (1.6 per partita). Caja lo utilizza 34.4 minuti per gara, più di chiunque altro in Serie A. Per lui si tratta di una serie molto particolare, contro la squadra di cui è stato Capitano per cinque anni, con la quale ha vinto nove trofei in sei anni.

Strautins è un lettone arrivato in Italia proprio a Reggio Emilia, dove è tornato dopo un periodo in altri club, gli ultimi due Trieste e Varese. Ala piccola di taglia fisica potente, Strautins ha segnato 9.7 punti per gara con 4.3 rimbalzi e il 35.3% da tre, ma su ben 4.8 tentativi di media. Hopkins è stato il secondo rimbalzista del campionato (7.8 per gara), il quarto in attacco (2.5), ma ha anche segnato 13.9 punti a partita e occasionalmente ha mostrato pericolosità anche al tiro da fuori (43.5% su 2.3 tentativi). Hopkins ha giocato al liceo, De Matha High School a Washington, con Jerian Grant. Poi è stato a Georgetown. Era a Lubiana, l’anno passato.

Tyler Larson è una guardia tiratrice che può giocare in regia, anche se a Reggio Emilia non serve che lo faccia. Ha giocato le ultime 11 gare di campionato, tutte in quintetto, con 7.4 punti di media e il 43.3% da tre. Il quintetto è completato dall’ala forte Justin Johnson, da Western Kentucky, che da professionista è sempre stato in Italia, prima in A2 a Cagliari, poi a Pistoia e infine a Reggio Emilia. Ha segnato 8.3 punti per gara con 5.9 rimbalzi e il 52.7% da due.

Dalla panchina, partono Bryant Crawford da Wake Forest, 9.0 punti e 3.1 assist per gara con il 60.2% da due, Stephen Thompson da Oregon State poi in A2 nella Stella Azzurra Roma, 7.4 punti di media, e Filippo Baldi Rossi, centro che sbaglia pochissimo come dicono il 67.7% da due e il 40.0% da tre anche se su pochi tentativi. In sostanza, è il cambio dei lunghi. Se gli infortunati non dovessero recuperare, Strautins giocherebbe anche da numero 4 nominale per allargare il campo.

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